Vento che urli forte in giardino,
vento che fletti la cima del pino,
le povere foglie sferzi costante
come un amante troppo asfissiante.
Scuoti, poi cedi, ritorni a soffiare
di qua e di la come le onde del mare.
Vento che urli dentro al mio petto
scatenando emozioni per farmi un dispetto,
vento che porti cattivi pensieri
che ardono nella mente come bracieri.
Calmati, quietati, lasciami andare,
come una foglia al vento vorrei farmi trasportare.
Così, inerme, abbandonata al mio destino,
planerei su un prato facendo un bell' inchino.
Li, nella nuda terra, inizierei ad appassire
pensando a questa vita in continuo divenire.
(FataPiumetta)
In foto: Polmonaria