martedì 19 gennaio 2021

GIOCHI DI PAROLE - GIOCHI CON LE PAROLE

" È arrivato un bastimento carico di..."

È un gioco che, mi ricordo, facevamo da bambine per ricercare le parole che iniziavano con un determinato suono. Lo propongo spesso, quando ho i bambini di 5 anni, poiché li aiuta a sviluppare la capacità di discriminare i suoni iniziali delle parole e la capacità di segmentazione. Le parole trovate le usiamo per inventare brevi storie che spesso risultano fantasiose e divertenti, come questa di oggi che ha per protagonista Capitan Caviglia ed il Signor Cotoletta.


CAPITAN CAVIGLIA ERA UN CAPITANO CHE VIVEVA IN UN CASTELLO INSIEME AL SUO CAVALLO DI NOME CHIARA CHE AVEVA LE CIGLIA CORTE E LA CODA E LA CRINIERA CASTANE. NEL CASTELLO VIVEVANO ANCHE CINQUE CAVALIERI CON I LORO CINQUE CAVALLI.

UN GIORNO ARRIVÒ IL SIGNOR COTOLETTA, CORRENDO VELOCE SUL SUO CAMMELLO CARLO, PERCHÉ DOVEVA DIRGLI ASSOLUTAMENTE UNA COSA IMPORTANTE.

GLI DISSE, INFATTI, CHE STAVANO ARRIVANDO DEI CATTIVI DA CASTELL'ARQUATO E CHE AVEVANO CON SE CINQUEMILA CAVALLI.

CAPITAN CAVIGLIA SI ARMÓ DI CATAPULTA E CANNONE E COMINCIÒ A LANCIARE CACCHETTE DI CAVALLO, CAVOLI, CAROTE, CARAMELLE E CIPOLLE CONTRO I CATTIVI.

LE CIPOLLE COLPIRONO IL LORO CRANIO ED I CATTIVI SI MISERO A PIANGERE E CORSERO A CASA ATTACCANDO I LORO CINQUEMILA CAVALLI ALLE CARROZZE.





sabato 16 gennaio 2021

ALFABETO DELL'INVERNO

 Quest'anno, con i bambini di 5 anni, giochiamo spesso con le parole, andiamo a caccia del suono iniziale o finale, approfondiamo significati, inventiamo buffe storie, giochiamo con le rime oppure con gli indovinelli.

Questi giochi sono richiesti spesso nelle nostre routines quotidiane.

Qualche mese fa avevo proposto loro l'alfabeto dell'autunno ed oggi mi è venuto in mente di crearne uno dell'inverno.

Quello che propongo è in parte "farina del mio sacco" in parte frutto delle mie solite ricerche nel web.

Ve lo propongo:








martedì 12 gennaio 2021

TOMBOLA DELL'INVERNO

 Dopo Tris, Domino, Il gioco dell'Oca, Memory ed infine Tappo e Rubamazzo, in questo anno strampalato, povero di giochi e materiali, eccomi a proporre questa Tombola ad immagini sul tema della stagione invernale.

Se, come credo, riscuoterà l'interesse delle "Simpatiche canaglie", dopo questa prima proposta di gioco passerò alla tombola dei numeri vera e propria (anche se con un limitato campo numerico).

Il tabellone


Le tessere


Le cartelle per i partecipanti

La prima prova, fatta giusto ieri pomeriggio, da un lato ha creato molto entusiasmo, dall'altro, per alcuni bambini, è emersa la difficoltà di accettare di non aver vinto...il giocare per giocare senza avere un tornaconto. 
Sono, perciò, situazioni di gioco utili per fare riflettere i bambini ed è bello vedere che alcuni di loro si prestano, anche solo con una carezza, una pacca sulla spalla o poche parole "Dai, è solo un gioco, neanche io ho vinto...", a cercare di consolare gli amici in difficoltà.
La prossima volta sarà il capogruppo a gestire il tabellone delle tessere pescate e, se mantengono l'interesse, proporrò successivamente la classica tombola con i numeri (anche se semplificata).



sabato 2 gennaio 2021

Il "Grand Auberge des oiseaux"

 


Il Grand Auberge des oiseaux di questi tempi funziona a pieno regime.

C'è un via vai costante di cinciallegre, pettirossi ed altri piccoli uccellini che solitamente si procacciano il cibo da soli, nel boschetto sotto al monte e nella vigna appena più sotto, ma in questo frangente stanno accorrendo quotidianamente al nostro "ristorante" di semini e palline di grasso.

Ho cercato invano, in questi giorni, di fotografarli ma non mi concedono nessuna esclusiva...solo il lusso di vederli dalla finestra accorrere, appena me ne vado, ed aspettare il proprio turno per portarsi via un semino da gustare nel proprio nido.

In ogni caso è uno spettacolo guardarli!

Kamishibai...ovvero...i racconti "in valigia"

 Il KAMISHIBAI, traducibile come "teatro di carta" è una antica forma di narrazione Giapponese che ha avuto origine nei templi buddisti del XII secolo e che ha avuto il suo momento di massimo splendore negli anni fra il 1920 e 1950, prima dell'avvento della televisione, quando i narratori si spostavano da un villaggio all'altro in bicicletta per raccontare le proprie storie servendosi di un "butai" (piccolo teatrino il legno) e di alcuni set di tavolette su cui erano disegnate le scene delle storie che venivano narrate.

Ho conosciuto anni fa questa tecnica di narrazione, durante uno dei corsi che EDIZIONI ARTEBAMBINI organizza per insegnanti ed educatori e ne sono rimasta affascinata.

Il primo kamishibai l'ho costruito io stessa utilizzando una cassetta di cartone della frutta (vi rimando al post del 10/01/2016), con gli anni ho imparato ad apprezzarne sempre più l'uso nella mia didattica quotidiana).

Questo tipo di narrazione, semplice ed efficace, permette ai bambini di ascoltare le storie calandosi in esse con quella "magia" che solo il teatro sa offrire.

Inoltre i bambini possono mettere in pratica l'arte del Kamishibai inventando loro stessi delle storie o raccontando agli altri episodi della loro vita.

Tutto questo stimola e favorisce incredibilmente la capacità di esposizione orale, di sintesi, di riconoscimento e di suddivisione in sequenze temporali e permette di esporre anche ai più timidi ed insicuri attraverso la mediazione rassicurante del teatrino.

Le immagini, racchiuse ed incorniciate dalla struttura in legno del teatrino, favoriscono la concentrazione di chi partecipa al racconto delle storie e ne attira magicamente l'attenzione soprattutto quando si sfila una tavola e come attraverso un filo invisibile la si vede scorrere e si vede comparire la successiva.

Il mio regalo di Natale per i miei bambini è stato raccontare loro una storia con il Kamischibai, nell'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze.

Il racconto che ho scelto è stato "Il coniglietto di Natale" di N. e O. Lecaye della casa editrice Babalibri. Le tavole le ho preparate io, disegnandole con gli acquerelli...uno al giorno...è stato un po' come un mio gioco dell'avvento.

È una storia molto tenera che parla di un coniglietto coraggioso che si avventura alla ricerca di Babbo Natale poiché quest'ultimo, durante una tempesta di neve, non riesce a vedere la tana dei coniglietti che rimangono quindi senza i loro regali di natale.

Durante il suo viaggio soccorrerà alcuni piccoli animali in difficoltà a causa del freddo e che si uniranno a lui in questa ricerca. 









venerdì 1 gennaio 2021

Ultimi portachiavi in feltro

 Gnometti portafortuna



Passatempi serali



 

Decoupage invernale con i tovagliolini di carta



Cucirini da Festività

 PALLINE DI NATALE IN FELTRO

Curiosando nel web trovo sempre delle idee interessanti da provare a realizzare per fare qualche regalino.

Tutte le volte che prendo in mano ago e filo penso alla zia Noemi, sarta e magliaia, che mi ha insegnato a cucire.

In verità da piccola lo vedevo come un passatempo noioso. Stare seduta a lungo non mi piaceva, a differenza della Sister che, invece, nel tempo diede alla zia molta più soddisfazione (i maglioni fatti a mano dalla Sister erano fantastici...e dico "erano" solo perché nel tempo è passata da passatempi statici, come ricamare e lavorare a maglia, a quelli superdinamici, come fare trekking, e si vede che in lei non esistono mezze misure....).

La voglia di cucire a me, invece, è venuta quando Miss Tupsy era piccina, un po' per realizzare cose per lei (pantofoline, borsette ecc.), un po' perché ho visto che cucire a mano mi riusciva facile ed ho cominciato a "specializzarmi" un po'.

Il feltro ed il panno lenci sono materiali che mi danno molta soddisfazione: sono molto colorati, morbidi, si tagliano facilmente con una buona forbice e non si sfilacciano.

Durante le feste di Natale mi piace passare le serate sul tappeto, accanto al camino, a cucire...queste sono alcune delle cose che ho realizzato in questo periodo:



Cara zia Noemi grazie di cuore per avermi insegnato a cucire!