domenica 18 dicembre 2022

Disegni Natalizi

 


Mi piace ricopiare vecchie cartoline di Natale per produrre biglietti di auguri per gli amici. Mi piace anche ricevere bigliettini di Natale, una cosa sempre più inconsueta soprattutto se inviati per posta. 

Attendo sempre con impazienza il bigliettino che da ormai 20 anni mi invia una coppia di amici che vive in Olanda, li tengo con cura, come una cosa preziosa perché rara. 

Per me è sempre una buona occasione per rispondere con un bigliettino fatto da me.

A Cristina ed Andrea dedico quest'anno questo disegno che utilizzerò per creare il mio bigliettino. 

lunedì 12 dicembre 2022

Presepe per vetrate

Parlando del presepe con i nostri bambini, abbiamo pensato di proporre loro una attività di collage con carta velina la cui resa è stata al di sopra delle nostre aspettative.

Occorrente: cartoncino nero, carta velina colorata, qualche foglio di carta da forno, colla vinilica (o anche stick).

Per facilitare il compito ai bambini gli abbiamo delimitato, sul foglio di carta da forno, lo spazio da ricoprire con i quadretti di carta velina colorata. Successivamente hanno incollato sopra la sagoma di cartoncino nero (ritagliata da noi).

 
Fase 1: incollare i pezzetti di carta velina nello spazio individuato sulla carta da forno.
Fase 2: stendere la colla sulla sagoma del presepe e poi incollarla sulla carta velina.

 
Fase 3: un fiocchetto ed un pennarello dorato per impreziosire il tutto.


L'effetto in trasparenza  sulla finestra è sempre molto piacevole.

domenica 11 dicembre 2022

Ricordi di...un Natale!

Il nostro percorso di riflessioni sul Natale è iniziato da un ricordo, un ricordo scritto e raccontato, da me e dalla mia giovane collega, su un nostro Natale di quando eravamo bambine.

Da lì abbiamo chiesto ai nostri alunni se si ricordavano qualche cosa di bello del loro scorso Natale.

Dal loro racconto, Grazia, che come me ama disegnare, ha elaborato questo disegno che i bambini hanno trovato appeso al "filo dei racconti" appena svegliati dal riposo pomeridiano divertendosi a riconoscersi dai particolari da lei evidenziati.




UNA PORTA ...APERTA SUL NATALE!

Dicembre è sempre stato un mese "da formichine", un mese, cioè, di intenso lavorio per rendere calda e accogliente la tana-aula. Certo il calore principale lo danno i bambini con le loro risa, i loro giochi, i loro scherzi, noi ci aggiungiamo qualche attività a tema, un po' di pensieri positivi, un po' di scoperta delle tradizioni...e tanto, tanto colore.

Nelle scorse settimane abbiamo dato un abito a tema alla nostra grigia porta, conferendole un tocco artistico in puro stile Kandinsky.

Mi piace dare nuovi abiti alla grigia porta 😀



sabato 10 dicembre 2022

UN PRESEPE PER...NOI

 Anche alle "simpatiche canaglie" abbiamo chiesto di partecipare alla mostra dei presepi. Il materiale che avevamo a disposizione era costituito da alcune lastre di polistirolo, palline e cilindri di legno, fili di lana,  pezzi di panno lenci, arta e cartoncino, foglie, legnetti, scatolette di cartone.

Per rivestire i cilindri e per fare il manto alle pecorelle di cartone abbiamo messo alla prova la manualità dei bambini nel avvolgere il filo e siamo state piacevolmente sorprese della buona riuscita dell'esercizio per tutti, anche per i più piccini.

Di seguito qualche foto:









PRESEPE FAI DA TE

IL NATALE VIVE NELLE PICCOLE COSE


Era qualche anno che io e Miss Tupsi non partecipavamo alla mostra dei presepi del paese con una nostra produzione...d'altra parte, ci piace l'originalità e non sempre arriva la buona idea.

Quest'anno, però, è tornata, forse per ricordarci che il Natale, almeno il nostro Natale, non è fatto di luci sfavillanti, ne di regali sfarzosi, ma di piccole cose, piccoli gesti quotidiani per/con le persone a cui teniamo e che tengono a noi, la nostra famiglia e, perché no, anche noi stessi. 

Ecco quindi il presepe di quest'anno, un presepe piccino picciò, che ha il gusto della quotidianità ma al tempo stesso trae da questa quotidianità il suo essere speciale.

È fatto di arachidi dipinte con i colori a tempera e pochi altri elementi naturali (una buccia di mandarino essiccata, una pigna, un rametto, un seme di anice stellato) racchiusi in una scatolina di legno che aspettava da un po' di tempo nell'armadio di essere utilizzata in un modo "prezioso".




 

domenica 4 settembre 2022

Kamishibai: racconti in valigia

 LE AVVENTURE DI PEZZA

Da una idea editoriale di Artebambini. 

Ho appena completato il racconto e le illustrazioni, preparate da Eleonora Cumer, secondo il mio sentire. Ne è uscita una storia che è pronta per essere ascoltata nei primi giorni di scuola.

Le tavole preparate sono 17 e rappresentano il mio hobby scacciapensieri di queste ultime settimane.

Sono soddisfatta! 



giovedì 1 settembre 2022

Ed ora...ti leggo una storia...

Qualche anno fa mi sono regalata un Kamishibai che amo moltissimo utilizzare per raccontare storie.

Del Kamishibai ho parlato parlato in diversi miei post, da quando, anni fa, ho partecipato ad un corso sul suo utilizzo a scuola (tenuto dall'ASSOCIAZIONE ARTEBAMBINI di Bologna) come utilissimo strumento per la narrazione.

Da allora, poco per volta, mi sono prodotta le mie versioni per kamishibai delle storie per bambini che ho ritenuto di particolare pregio.

Tra le pubblicazioni invece "ufficiali" (quelle appositamente scritte per kamishibai), ne avevo acquistata una particolare, "Le avventure di Pezza" di Eleonora Cumer (edizione Artebambini), in cui, dato un input iniziale ad una storia con protagonista un cagnolino, Pezza appunto, è possibile inventarne il finale, completando e colorando le illustrazioni con la tecnica che preferiamo.

A questo  mi sono dedicata nelle ultime settimane, pensando di utilizzare la storia con i bambini che mi saranno affidati quest'anno.

Per completare la mia narrazione mi sono creata il cagnolino protagonista realizzandolo con un pupazzetto a guanto.

Ho ancora qualche tavola da colorare ma il più è pronto...per piccole orecchie desiderose di ascoltare quale avventura gli è capitata un bel giorno.




domenica 28 agosto 2022

Portachiavi in feltro

 





Ultima creazione per una amica pensando al suo "orsone" (come lo chiamo io), un gigante buono, un Bovaro bernese. 
Il feltro a casa non manca...dopo anni di borsette, borsettine, astucci, pupazzetti a guanto, portachiavi, lo stock rimasto è tanto perciò, per una piccola sorpresa, è bastato un disegno trovato sul web e poi una serie di pezzetti di feltro e panno lenci da combinare a strati con una semplice cucitura.
P.s.: scatolina portagioie rinnovata da Miss Tupsy con decoupage di carta di riso a tema floreale.

sabato 27 agosto 2022

Filastrocca scacciapensieri

Quando l'ansia ti attanaglia

e hai pensieri in parapiglia,

prendi calma, fai un respiro

e magari fatti un giro.

Se poi ancora non ti passa

e la testa ti collassa

usa le tue preziose mani

per arricchire il tuo domani.

(FataPiumetta)





 

domenica 14 agosto 2022

Giochi di rime...rime per gioco...



 L'elfo dei boschi 


L'elfo dei boschi ti scruta assorto,

come fare a dargli torto?

"Chi riempie il mio bosco di rumorosi passi?

chi si diverte a calciare sassi?"

"Siam solo noi, siamo due viandanti,

fra freschi profumi passeggiamo erranti".

"Venite pure, ma con passi lievi,

come se aveste le ali ai piedi".

(FataPiumetta)



(Foresta del Monte Penna, Anello del Cereghetto)

sabato 13 agosto 2022

Giochi di rime...rime per gioco...

 

Stelle cadenti


Luci splendenti,

stelle cadenti,

punti dorati nell'oscuro cielo,

diamanti di luce nascosti in un velo.

Miriadi di lucciole del firmamento,

desideri appesi a fili d'argento.

Grandi speranze, dolci pensieri,

sgranando gli occhi per sogni leggeri.

Pensa a un bel sogno da realizzare

stringilo forte, non lasciarlo scappare.

(FataPiumetta)




venerdì 3 giugno 2022

Il potere della speranza

 


“Invincibile estate”

Mia cara,
nel bel mezzo dell’odio
ho scoperto che vi era in me
un invincibile amore.
Nel bel mezzo delle lacrime
ho scoperto che vi era in me
un invincibile sorriso.
Nel bel mezzo del caos
ho scoperto che vi era in me
un’invincibile tranquillità.
Ho compreso, infine,
che nel bel mezzo dell’inverno
vi era in me
un’invincibile estate.
E che ciò mi rende felice.
Perché afferma che non importa
quanto duramente il mondo
vada contro di me,
in me c’è qualcosa di più forte,
qualcosa di migliore
che mi spinge subito indietro.

(Albert Camus 1954)

Asphodelus Albus,  Monte Carevolo (Pc) giugno 2022




venerdì 27 maggio 2022

Nel riordinare...

 Nel riordinare l'armadio è spuntato un cimelio fine anni 80.

 Si tratta di un paio di boxer bianchi con disegno del mitico Lupo Alberto che usavo come pigiama nella calura estiva...peccato non starci più dentro 😀



lunedì 23 maggio 2022

Fiori ed erbe selvatiche

Cosa possiamo osservare in questa stagione sul nostro appennino?

QUATTRO PASSI, GAMBE IN SPALLA, NELLA VALLE TRIBOLATA

Mi piace camminare nella natura, mi piace respirare a pieni polmoni, mi piace sentirmi stanca ed appagata dopo una camminata in montagna.


Questo week end  ho fatto un bel percorso in una delle valli del nostro appennino (Alta Val Nure) che ancora non conoscevo, la Valle Tribolata.

La natura, in questi mesi primaverili, è un tripudio di colori e di profumi per cui la camminata è stata veramente appagante.

Il giro ha previsto alcune tappe: Rifugio Gaep (Selva di Ferriere), Fontana Gelata, Prato Cipolla, Rifugio Astass, Groppo Rosso, Valle Tribolata, Crociglia Piccolo, Passo del Crociglia.


Stralcio mappa Alta Val Nure, al confine tra le province di PC, PR, GE

Lungo tutto il percorso abbondanti fioriture di Orchidea Sambucina (Dactylorhiza sambucina), chiamata così per il caratteristico profumo di sambuco che emanano alcune piante di questa specie.
L'Orchidea fa parte delle specie protette del nostro appennino e mi ha sempre attratto per la sua delicata bellezza. 
Osservandola meglio, da vicino, si riesce a cogliere una infinità di sfumature di colori  in toni delicati ed intensi ed il loro caratteristico profumo.




A Prato Cipolla spiccava il giallo della Caltha palustris, una Ranuncolacea i cu fiori facevano capolino fra verdi foglie carnose, lucenti cuoriformi una pianta tipica delle zone umide.


Caltha palustris 


In cima al Groppo Rosso (circa 1600m), alle spalle di Santo Stefano d'Aveto, nelle parti prative erano presenti diversi fiori gialli, con uno stelo di una quindicina di cm e foglie di forma sottile, allungata e appuntita. Non li avevo mai visti. Li ho notati  per la particolarità di avere alcuni petali di colore differente sul lato interno ed esterno.

Andando a scartabellare tra informazioni varie ed immagini presenti nel web sono riuscita a scoprire che si tratta di Tulipani di montagna.




venerdì 20 maggio 2022

Fiori ed erbe selvatiche

 Il prato, nel mese di maggio, si è arricchito di una nuova splendida presenza vegetale:

IL GLADIOLO SELVATICO



Lo si trova soprattutto al bordo dei campi o lungo le strade di campagna. Appartiene alla famiglia delle Iridacee ed è noto comunemente come Gladiolo selvatico o Gladiolus Italicus.

Nell’antichità già si conosceva il gladiolo come pianta che nasceva spontanea con una considerevole facilità e già allora il suo aspetto aveva catturato le donne dell’epoca che lo usavano come ornamento, per i capelli e per le vesti. 

Era usanza utilizzarlo per creare delle decorazioni in occasione delle cerimonie di nozze: erano le amiche della sposa a porsi in testa una intera corona di fiori di gladiolo in segno di gioia per la felicità dell’amica. La stessa corona portava anche un messaggio di tristezza e di malinconia, quella provata dalle amiche che sapevano che, con il matrimonio, la loro amicizia sarebbe cambiata e non sarebbe stata più la stessa (fonte: ideegreen.it)

Curiosa è l'origine del nome "gladiolo", che deriva dal latino "gladius", antica spada romana. I suoi fiori sono infatti sottili ed appuntiti e ricordano proprio tale spada. È per questo che tale fiore simboleggia la "sfida amorosa", la lotta per la conquista nonché l'amore ferito. Il fiore può simboleggiare anche l'infatuazione poiche la sua forma a spada fa pensare al cuore trafitto di chi dona (fonte: insiemeinarmonia.forumfree.it).


giovedì 19 maggio 2022

 I miei fiori preferiti sono i fiori selvatici,

spontanei, liberi, indomabili.

Quelli che fioriscono senza essere annaffiati,

quelli che profumano di rivoluzione,

quelli che donano a se stessi il diritto a crescere

in tutti i luoghi dove la gente pensa 

che non avrebbero mai potuto farlo.

(Hermana Águila)








Leggerezze...

Pensieri leggeri...


Un piccolo seme, un bel di, cadde da un ramo 

ed un venticello lo spinse lontano,

lontano, in un cielo azzurro intenso

che mai gli era apparso tanto immenso.

In un punto, laggiù, l'immenso cielo sembrava sposare il mare

e proprio lì si vide abbandonare.

Galleggiò sull'acqua come una barchetta

finché arrivò su di una isoletta.

Lì, su una spiaggia di sabbia fine

vide spuntargli due radici piccine.

Lo trovi ancora lì, su quella calda spiaggia

a offrire a chi passa la sua ombra selvaggia.




mercoledì 18 maggio 2022

Libera i pensieri...

Acqua sostienimi


Acqua sostieni la mia testa

tra mille bolle che fanno festa,

acqua sostieni i miei pensieri

quelli di oggi e quelli di ieri.

Acqua sostieni le mie spalle

racchiudi il dolore in un caldo scialle,

acqua sostieni il mio rigido busto

come se fosse un forte fusto.

I piedi, quelli, lasciali andare

veloci nell'acqua si devono sfogare,

 più son veloci più i pensieri volano via

tra mille bolle...come per magia.



Fiume Trebbia (zona Marsaglia, PC)

Un disegno al giorno...

 


Un disegno al giorno

per salutare chi non c'è più,

per compensare,

 con una emozione bella, 

una assenza!

martedì 17 maggio 2022

SOS...Ruga in pericolo!


 C'è un che di fatalismo nella vita di ognuno di noi, fatalismo che ieri mi ha permesso di entrare in contatto con un animale in difficoltà e di aiutarlo...per non dire proprio...salvarlo. 

Mi ero fermata lungo il ciglio della strada, poco distante dal mio paese. Qualche sera prima avevo urtato inavvertitamente contro qualcosa lungo la strada e mi si era staccata la copertura in plasticona di una luce...lo so che è una cavolata ma speravo che facendo lo stesso tratto di giorno dopo avrei ritrovato "il plasticone" e magari mi sarei risparmiata la spesa di un nuovo pezzo.

Va beh! Ecco perché ero ferma sul ciglio di una strada statale e vagavo con il naso all'ingiù vicino al canale per vedere se "il plasticone" saltava fuori dall'erba.

Vedevo più avanti a me un qualche cosa, sulla carreggiata, vicino alla linea di mezza via, qualcosa che veniva continuamente schivato o sovra passato dalle auto che sfrecciavano ma non riuscivo a capire cosa fosse...se non dopo qualche minuto in cui mi ci sono trovata proprio di fianco.

Caspita! Sembrava proprio il guscio di una tartaruga. 

Chi vuoi che getti un guscio di tartaruga in mezzo alla strada...pensavo...ma intanto la curiosità di vedere come fosse fatto mi ha fatto attendere che non passassero auto per andarlo a recuperare...e...che sorpresa!

Appena l'ho preso in mano sono sbucate quattro gambette  "unghiute" ed una testina raggrinzita.

Cara Ruga, sei stata proprio fortunata a non finire schiacciata e  sei stata proprio fortunata che in quel momento fossi lì a girovagare in cerca del "plasticone".


lunedì 16 maggio 2022

Una rosa per te...



 Una rosa per te

che ci hai lasciato increduli, 

per te che hai combattuto 

come una leonessa fino in ultimo,

cercando di prendere forza e coraggio nella quotidianità.

Per te che ti sei avvicinata in modo discreto ma profondo

lasciandomi, ora, il ricordo di un essere speciale.

Per te che mi hai fatto capire come anche un piccolissimo gesto quotidiano

possa dare calore ed avvicinare i cuori nonostante la lontananza.

Per te


domenica 8 maggio 2022

Un disegno al giorno

 


Un disegno al giorno 
è un pensiero per una persona speciale,
che non chiede mai nulla,
che mi chiede ogni giorno "tut bei?"
Che mi dice "Preocupat mia", 
che si raccomanda,
 in questo giorno a lei dedicato,
"Tudì mia gninta"
ma poi è contenta di un semplice disegno
e di un fiore raccolto nel bosco dalla Sister.

Un disegno al giorno...è un pensiero per te, mamma!


Fiori ed erbe selvatiche

 Scorzobianca


Camminando nei miei soliti pomeriggi di pensieri al vento, un pomeriggio di fine aprile, mi sono imbattuta in questo fiore che non avevo mai visto.

Si trovava in un argine lungo la strada e ne ho avvistati 3/4 esemplari in una decina di metri di terreno ...nessun altro.




Il fiore spiccava come unica nota violacea in una "marea" di fiori di campo gialli.

La curiosità mi ha spinto ad indagare ed ho trovato diverse notizie interessanti su di esso.

Innanzi tutto il nome, Scorzobiancauna pianta erbacea conosciuta anche come Barba di becco viola,  o anche sassefrica.


Quest’ortaggio invernale (nome scientificoTragopogon porrifolius) è un alimento consigliato soprattutto in caso di costipazione, facilita la digestione e riduce la formazione di gas intestinali.

La pianta produce una lunga radice di colore bianco-giallastro dalla consistenza carnosa che viene utilizzata per diverse ricette.

Ne segnalo una trovata su LA CUCINA ITALIANA

SCORZOBIANCA IN UMIDO 


Ingredienti:

1 kg di Scorzobianca

80 gr di cipolla

2 tuorli

Limone

Prezzemolo tritato

Sale

Brodo vegetale

Olio extra vergine di oliva


Preparazione

Mondate la scorzobianca, tagliatela in rocchetti lunghi 8-10 cm e raccoglietela in una ciotola piena di acqua acidulata con succo di limone in modo che non si anneriscano. Poi scolateli e divideteli in bastoncini più sottili. Tritate la cipolla e fatela imbiondire in una casseruola dai bordi bassi con 3-4 cucchiai di olio e un cucchiaio di prezzemolo tritato per 2-3’. Unite i bastoncini di scorzobianca, salate, riducete la fiamma e lasciateli stufare per 15’ con il coperchio.

Bagnate con 100-120 g di brodo vegetale caldo e cuocete senza coperchio a fuoco basso finché la scorzonera non sarà tenera. Sbattete 2 tuorli con il succo di mezzo limone e un pizzico di sale; versateli sopra

la scorzobianca, spegnete il fuoco e mescolate con delicatezza fino a ottenere un sughetto cremoso, poi spegnete. Aggiustate di sale, se serve, e completate con poco prezzemolo tritato. Servite subito.

(Ricetta da: https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/secondi/scorzobianca-in-umido/)



giovedì 28 aprile 2022

Fiori ed erbe selvatiche

 IL GIGLIO DI CAMPO O STELLA DI BETLEMME 

(ORNITHOGALUM UMBRELLATUM)





È un fiore bianco, spontaneo, che arricchisce le nostre colline proprio in questo periodo (i fiori stanno sbocciando già da alcune settimane). 

È facile perciò trovarlo sia nei campi che al bordo delle strade.

Da notare che esso è al centro di una bella leggenda cristiana palestinese che lo descrive come la metamorfosi della stella cometa voluta restare sulla terra.

Si narra, infatti, che tale fiore altro non sarebbe che la metamorfosi della stella cometa la quale, dopo aver guidato i Re Magi ed aver visto il bambino nella grotta, non voleva più lasciare la terra. Secondo tale leggenda ci sarebbe stata una bella lotta tra  quello che era il suo destino predeterminato e la sua volontà di modificarlo. 

La stella, infatti, doveva tornare in cielo e vivere e morire come le altre stelle ma fece una resistenza così tenace che l'arcangelo Michele si commosse e convinse l'Onnipotente a fare una Metamorfosi. 

Fu così che la cometa venne trasformata in questo bel fiore, una stella bianca a sei petali, con la punta degli stami giallo oro come si pensa possano essere le punte di una stella.

Al di là della leggenda questa piantina perenne, bella, delicata, luminosa è però considerata altamente tossica in tutte le sue parti ed in particolare nel bulbo (meglio, perciò, tenerla lontano dai bambini).

Nonostante ciò leggo sul web che da essa si ricavano anche importanti farmaci omeopatici per problemi gastrici ed addominale e ne è riconosciuto l'uso tra i fiori di Bach…resta il fatto che è un piccolo gioiello della natura.


lunedì 25 aprile 2022

Fiori ed erbe selvatiche

Sono un po' di anni, ormai, che mi dedico con passione a fotografare fiori ed erbe selvatiche che incontro durante le mie passeggiate.

La primavera mi lascia sempre affascinata ed estasiata  dalla bellezza e perfezione di forme e colori dei suoi fiori.

Comincerò con oggi a segnalare quello che vedo sbocciare.

Inizierò in bellezza con queste ORCHIDEE SELVATICHE.

La zona in cui vivo è una zona collinare caratterizzata da una ben precisa connotazione geologica (e lo dico con cognizione di causa) che influisce direttamente anche sulle caratteristiche del substrato più superficiale.

Le formazioni che costituiscono la base di questi terreni sono quelle del Piacenziano, ultimo dei piani in cui è suddiviso il Pliocene (3,600 Ma - 2,588 Ma) e sono costituite prevalentemente da argille su cui poggiano sedimenti via via piu sabbiosi e ricchi di fossili.

Tornando alla nostra orchidea non è difficile incontrarla in questo periodo su queste colline, nelle praterie oppure ai bordi della strada. 

La pioggia di quest'ultima settimana ha aiutato sicuramente la sua crescita.

L'ORCHIDEA PURPUREA è una pianta geofita  cioè una pianta erbacea che porta gemme sottoterra (bulbi, tuberi, rizomi).

Ha un fusto eretto che termina con un ricco fiore. È una specie protetta.



LA LEGGENDA DELL'ORCHIDEA SELVATICA 

Alessia de Falco & Matteo Princivalle

C’era una volta un’orchidea selvatica, nata e cresciuta tra le distese di muschio di un acquitrino in montagna. Conduceva una vita tranquilla, circondata dall’affetto dei suoi amici e dai racconti curiosi delle libellule di passaggio. Un giorno, l’orchidea selvatica fiorì. Lo fece in punta di piedi, senza clamore; ma tutti nell’acquitrino la guardarono con ammirazione.
“Come sei bella!” le ripetevano i muschi con i quali era cresciuta.
“E che fiore variopinto. Sembri una regina” aggiungevano gli sfagni, agitando le loro foglie filamentose.
L’orchidea era così felice di sentire l’affetto dei suoi amici e la loro ammirazione, che non avrebbe saputo desiderare di meglio. Faceva bella mostra del suo fiore dall’alba al tramonto, e aiutava come poteva tutti gli amici che avevano bisogno di lei.
Un giorno, arrivò all’acquitrino uno straniero: era un botanico. Tutti, dai muschi alle libellule, lo squadrarono con attenzione: aveva una lunga barba rossastra e indossava un gilet elegante e un paio di stivaloni impermeabili. Era giunto fin lì alla ricerca di nuove specie preziose, da condurre nella sua serra e da esporre al circolo degli scienziati.
Il botanico si accorse subito dell’orchidea selvatica ed esclamò: “Che rarità! Quale bellezza rara! Quest’orchidea è unica nel suo genere, non ne ho mai vista una simile sui libri. Perfino il re verrà nel mio giardino ad ammirarla. Mi nomineranno professore, ma che dico, cavaliere”. Purtroppo non aveva un contenitore adatto a trasportarla e tornò a casa di corsa per procurarsene uno, prima che qualcun altro passasse di lì.
Le piante dell’acquitrino avevano ascoltato le sue parole con attenzione e quando l’uomo si fu allontanato dissero all’orchidea: “Come sei fortunata! Presto entrerai nella serra di un botanico; perfino il re verrà a farti visita. Goditi la tua fortuna e non dimenticarti di noi”.
Ma l’orchidea non la pensava come loro e rispose, con il suo bel fiore rigato di lacrime: “Pensate che sia una fortuna trascorrere i propri giorni sotto una serra di vetro? Non capite molto della fortuna; la mia fortuna è vivere qui, nell’acquitrino, circondata da voi, che siete miei cari amici sin da quando siamo nati e che mi volete bene. Voi siete la mia famiglia, e non c’è re al mondo che possieda una fortuna simile”.
I muschi e gli sfagni ammutolirono.
Fu un sassolino, che non aveva mai parlato prima di quel giorno, a rompere il silenzio: “Davvero preferisci noi ad essere famosa?”
“Ma certo” rispose l’orchidea, con tono asciutto ma accorato.
“Possiamo aiutarti” bisbigliò il sassolino, poi chiamò a raccolta i muschi, le libellule e tutti gli altri abitanti dell’acquitrino e insieme misero a punto un piano.
Quando il botanico tornò col suo contenitore di vetro, l’orchidea era circondata da api, libellule, tafani, coleotteri e da migliaia di altri insetti che abitavano nei dintorni.
Non fece in tempo a tirar fuori dalla tasca un coltello per estrarre l’orchidea dal terreno che il sassolino gridò: “Avanti, amici dell’acquitrino! Salviamo la nostra amica”.
Le libellule dietro di lui balzarono avanti, seguite dalle api e dagli altri insetti: si gettarono sullo straniero e a suon di morsi e punture lo fecero fuggire a gambe levate. Non sarebbe mai più tornato.
L’orchidea, invece, poté continuare la sua bella vita insieme agli amici di sempre e anche se nessuno l’ha più vista, si dice che amore e amicizia l’abbiano resa sempre più bella.

https://portalebambini.it/storie-leggenda-orchidea-selvatica


venerdì 22 aprile 2022

giovedì 14 aprile 2022

Caccia al tesoro per i 16 anni di Miss Tupsy

 Filastrocca dei pesci d'aprile


C'è il pesce calzino

che puzza un pochino.

C'è il pesce bottiglia

con due occhi da triglia.

C'è il pesce lampadina

che dorme di mattina, 

ed il pesce di sasso 

che ride che è uno spasso.

C'è il pesce di carta igienica

che nuota alla domenica,

il pesce luccicante

che ne combina sempre tante

ed infine il pesce mascherina

sottile, magro come una acciughina.

Se tu li vuoi incontrare in fondo al mare ti devi calare.


Per questo sedicesimo compleanno mi è venuta in mente una caccia al tesoro per un regalo sudato (tanto per cambiare).

Una cosa rapida ma efficace, per rompere la pigrizia, per fare quattro risate, per stare un'ora all'aria aperta, con qualche amica.

Complici le zie lo scherzetto è stato perfetto.





La caccia al tesoro è stata molto semplice.

Ho preparato 8 pesci di aprile fatti con materiali diversi. 

Dietro ad ogni pesce ho incollato un frammento di frase, alla rinfusa, da ricomporre per avere l'indicazione del punto in cui si trova il tesoro.

A Miss Tupsi io e le famose zie (quelle che si divertono pure loro come quando erano ragazzine, zie vere e zie di fatto) abbiamo consegnato un Mappetto (un po' mappa un po' biglietto) in cui abbiamo segnato a grandi linee i punti in cui cercare i vari pesci.



Qui il testo del Mappetto:


"Tanti, tantissimi auguri!. 

Questo è un buono valido per un tesoro di regali 

da recuperare in data 2 aprile.

Te lo dovrai però sudare perché, come ben sai, 

noi siamo un po' stronze...e tu pigrona!

Solo se troverai tutti gli indizi,

 nei punti indicati sulla mappa,

riuscirai a capire dove è nascosto il tesoro.

Perciò, forza e coraggio,

corri all'arrembaggio!"


Per rendere un po' più difficile la caccia volevo utilizzare una carta topografica della zona di gioco che, purtroppo, non ho trovato perciò ho utilizzato una mappa fotografica che, sicuramente, ha agevolato la sedicenne befana.

Di seguito alcuni dei pesci realizzati con materiale di fortuna:

Pesce mascherina

Pesce sasso

Pesce bottiglia

Pesce calzino

Pesce rotolino


Dietro ad ogni pesciolino un frammento di messaggio, anche solo una parola:

MARAMEO

VECCHIA

SI TROVA

IL TESORO

CASA

 SOTTO SCALA


P.s. Una seconda idea per il messaggio finale può essere una frase da ricostruire secondo il gioco del CORVO PARLANTE spesso citata sul settimanale di giochi "La settimana Enigmistica"