mercoledì 26 gennaio 2022

In una notte di temporale

 


Un altro bel libro, ricco di suspance, con protagonista un lupo è "In una notte di temporale", di Yuichi Kimura, della Salani ed. 

Narra di una amicizia atipica, direi quasi unica, fra un lupo ed una capra, i quali si ritrovano a condividere lo stesso rifugio in una notte buia e tempestosa.

Il buio e i rumori del temporale impediscono ai due animali di capire esattamente con chi hanno a che fare, perciò prevale il sentimento di fiducia nell'altro che fa loro considerare di essere in presenza di un loro simile.

Fino all'ultimo l'autore riesce a tenere con il fiato sospeso su quello che succederà. Riuscirà la capra a capire con chi ha a che fare? Riuscirà il lupo a scoprire che, accoccolata ai suoi piedi ci sta il suo "cibo" preferito? Il colpo di scena finale è forte e lascia il lettore con una sospensione. L'avventura si conclude con la promessa di un appuntamento per rivedersi il giorno dopo, riconoscendosi dicendosi l'un l'altro la parola d'ordine "in una notte di temporale".

Ho scoperto di recente che l'autore ha completato con altre sei storie l'avventura del lupo e della capretta, partendo dall'incontro del giorno dopo e dovrò al più presto approfondire questa cosa 😉


LA GIOSTRA DEI MESI


 Da un vecchio manifesto di una rivista scolastica (forse anni 60). 

Mi piacciono moltissimo questo tipo di disegni!

UNA ZUPPA DI SASSO

 


"Una zuppa di sasso" è stato uno dei primi libri a coinvolgermi particolarmente nella lettura interpretativa e nella narrazione teatrale per i miei bambini 
(colpa del lupo, direi, che mi riesce sempre particolarmente bene!).

È la storia di un lupo vecchio, infreddolito e molto affamato, che si presenta alla porta della sig.ra gallina chiedendole di entrare per cucinare insieme una zuppa di sasso. Il racconto procede poi utilizzando la linea narrativa della suspance.

La sig.ra gallina è un po' impaurita dal lupo ma allo stesso tempo è incuriosita da questa strana zuppa. Intanto i suoi vicini, preoccupati per la sua sorte, si affacciano progressivamente alla porta e rimangono a loro volta incuriositi dalla preparazione della pietanza. La suspance aumenta via via e porta il lettore a pensare alla fine più scontata, cioè che il lupo si mangi gli animali intervenuti al convivio, per poi virare completamente in un finale a sorpresa. I diversi punti di vista degli animali sono sapientemente dosati al fine di permettere al lettore di propendere per l'uno o l'altro finale in un crescendo narrativo che culmina con il colpo di scena finale in cui il lupo estrae il coltello....ed infilza la pietra per poi andarsene.


Interessante sapere come questa storia faccia parte della tradizione popolare nordica e ne esistano molte versioni in cui dei viandanti affamati convincono il popolo di una città a condividere una parte del loro cibo per preparare un piatto che piaccia a tutti, cucinando una zuppa con una grande pietra (o con altri materiali non commestibili....da lì la "zuppa di ascia, zuppa di bottoni, zuppa di legno" ecc.).

La storia consente di veicolare alcuni valori pedagogici di grande significato quali la condivisione, la fiducia, la collaborazione ed il superamento degli stereotipi.

martedì 25 gennaio 2022

Filastrocche sulla "settimana"

Ancora alcune filastrocche sui giorni della settimana recuperate in una delle varie borse  della scuola in puro "stile Mary Poppins" che "stagionano" in soggiorno da un po' di tempo (beh, poco...si fa per dire).


I giorni della settimana


Lunedì è un pesciolino

rosa, giallo e un po' turchino,

martedì è un pesce bello,

alto magro e molto snello,

mercoledì è un pesce burlone,

bocca a cuore ed un gran nasone,

giovedì è un pesce largo

che ogni tanto va in letargo,

venerdì è un pesce girellone,

occhi verdi e coda arancione,

sabato è un pesce sportivo,

lunghi baffi e sguardo aggressivo;

domenica è un pesce mamma,

con le labbra rosso fiamma.


(Tratta da "I giorni della settimana"

P.Nencini - Ed. Giunti)


Ed ecco i pesciolini, da me disegnati sul tema della filastrocca, da attaccare giorno per giorno su un cartellone rappresentante un bel mare:









Vi segnalo infine un'ultima filastrocca tenuta da parte nei miei quaderni ma non ancora utilizzata:

I giorni di Mamma Lucia


Lunedì fece bucato

Martedì andò al mercato.

Mercoledì accese il forno

Per cuocere il pane prima di giorno.

Giovedì pianin pianino

Spazzò la casa per benino.

Venerdì prese il paniere

Per raccogliere le pere.

Sabato ancora lavorò

E poi domenica riposò.

La settimana è di sette giornate:

Una alla volta son tutte passate.


(G.Setter)


lunedì 24 gennaio 2022

Percezione corsa lenta e veloce

 Ho sempre tenuto in considerazione gli articoli che trovavo su alcune vecchie riviste a disposizione a scuola. Alcuni, davvero ben fatti, mi hanno dato spunto per alcune attività come per es. un vecchio articolo specifico sulla corsa lenta e sulla corsa veloce.

La corsa rappresenta un segnale forte dell'autonomia individuale: veloce, lenta, a balzi ed è tutta da sperimentare.

La corsa rappresenta la vitalità del bambino e da un segnale forte della sua autonomia. Essa è voglia di avventura, di esplorazione, di mettersi alla prova, di dominare lo spazio e di proiettarsi verso l'ignoto...è libertà.

Attraverso la corsa, infatti,  il bambino prende coscienza e padronanza di se, anche in rapporto allo spazio che lo circonda. 

Questa abilità, in cui gli arti superiori sono impegnati in modo ritmico a equilibrare l'azione delle gambe, è segno visibile della coordinazione dinamica generale che ogni piccolo allievo va poco per volta a conquistare. Inoltre, l'azione della corsa offre vasto campo all'autovalutazione, alla percezione dei limiti individuali in relazione allo sforzo ed alla fatica.


CORSA LENTA E CORSA VELOCE

La distinzione non è facilmente interpretabile se non in riferimento a parametri prefissati. Così, i piccoli tempi impiegati a coprire, in tutta rapidità, una breve distanza (qualche decina di metri), ci danno l'impressione visiva di una corsa veloce, scattante mentre quando le gambe percorrono, con una azione più rallentata, uno spazio maggiore, impiegando tempi più consistenti, possiamo parlare di una corsa lenta.

Con alcuni appositi giochi è possibile fare percepire ai bambini queste diversità sperimentando le due opportunità motorie.

Di seguito alcuni giochi: 


LEPROTTI NELLA TANA

 Obiettivo: Presa di coscienza della cosiddetta "corsa veloce"

Numero di partecipanti: a piacere (anche a seconda dello spazio che si ha a disposizione)

Luogo: salone cortile, palestra.

Materiale a disposizione: cerchi

I bambini sono seduti in cerchio nel salone o in palestra, rappresentano i leprotti. 

A breve distanza, sparsi nello spazio circostante, sono disposti a terra i cerchi che rappresentano le tane.

L'insegnante e/o successivamente uno dei bambini farà la volpe che vuole catturarli.

I bambini, in cerchio, intonano una filastrocca"

"Siamo i leprottini

e giochiamo in libertà

prima che la volpe 

arrivi fino a qua"

Dopo di che fuggono in ogni direzione per cercare di arrivare alla propria tana-cerchio prima di essere catturati dalla volpe.

Chi è toccato viene eliminato.

Si può osservare come la corsa veloce, di scatto, è condizionata dalla posizione della volpe e da eventuali ostacoli sul terreno. Il bambino, perciò, correndo deve riuscire a tenere sotto controllo sia lo spazio circostante che la posizione della sua tana.


CORRI, CORRI, MA ROMA È LONTANA

Obiettivo: presa di coscienza della corsa cosiddetta "lenta".

Numero di partecipanti: a piacere (in rapporto, ovviamente, allo spazio a disposizione per la corsa).

Luogo: salone, palestra, prato.

Materiali: Birilli,  clavette oppure bottiglie parzialmente riempite di acqua al fine di rimanere dritte.

Delimitato un percorso circolare, l'insegnante posiziona a terra un certo numero di birilli, uno vicino all'altro, rivolgendosi ai bambini con una filastrocca rituale:


Insegnante: Corri, corri, ma Roma è lontana!

Bambini: Roma è lontana? Ma quanto è lontana?

Insegnante: Sette mesi ed una settimana!(*)

Bambini: Noi corriamo, facciamo le prove perché portiamo le scarpe nuove!


(*) la lunghezza del viaggio dipende dal numero dei birilli posizionati a terra.


Finita la filastrocca i bambini si mettono a correre lentamente sul percorso circolare. Ad ogni giro, ad ogni passaggio,  il bambino capofila toglie un birillo e lo consegna all'insegnante. 

All'esaurimento dei birilli il viaggio verso Roma sarà concluso. Il numero dei birilli e quindi dei giri di corsa potrà quindi aumentare progressivamente.


CORRI SÙ, CORRI GIÙ!

Obiettivo: prendere coscienza del diverso impatto del piede con il terreno, migliorare la coordinazione dinamica generale attraverso piccoli balzi per salire e scendere ed i diversi equilibri del corpo in movimento.

Numero di partecipanti: a piacere (dimensionato a seconda della dimensione dello spazio a disposizione per l'attività).

Luogo: salone, palestra, prato

Attrezzi: tappeti di gomma, rilievi naturali del terreno.

I bambini corrono, in libera direzione, rispettando le indicazione date dal capogioco: 

" Corri su" ( bambini corrono sui tappeti)

"Corri giù" (i bambini corrono al suolo"



Filastrocca da dire e...fare

Su una vecchia rivista della scuola ho trovato questa buffa filastrocca:

Gambarabà 

Gambarabà non era un gigante 

ma correva vicino e distante,

con quelle gambe come stampelle,

con su due braghe con le bretelle.


Gambarabà non era mai stanco

e le sue pecore teneva in branco

e quando il cane non correva più

Gambarabà correva su e giù. 





A CORPO "LIBERO"

 ATTIVITÀ E GIOCHI MOTORI NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Comincio con oggi a cercare di mettere ordine nelle proposte motorie di questi ultimi anni. Molto è frutto  di corsi di aggiornamento specifici sull'educazione motoria nella scuola dell'infanzia e della conseguente sperimentazione fatta sui gruppi di bambini che mi sono stati affidati.

Cercherò di fissare alcuni punti che ritengo importanti e che mi hanno via via instradato verso alcune scelte.

PERIODICITÀ DELLE PROPOSTE: sebbene sia auspicabile ripetere le proposte almeno un paio di volte alla settimana ci si scontra spesso, lavorando in una Scuola di tipo Statale, con una serie di difficoltà oggettive (gruppi molto numerosi di bambini, mancanza di spazi interni adeguati per effettuare le attività motorie, tempi molto compressi) non sempre sormontabili per cui, negli ultimi anni, io mi sono riproposta di fare almeno un incontro alla settimana, suddividendo il gruppo dei bambini in due o tre gruppetti di non più di 12 elementi (nel caso di alunni di tre anni credo sarebbe meglio optare per gruppi ancora più piccoli).

Per chi opera, come capita a me, in piccole scuole in zone di campagna ed in paesi rimane molto importante alternare proposte motorie mirate a passeggiate in paese ed a giochi all'aperto nei cortili/giardini delle scuole.

DURATA DELLA PROPOSTA: 

- 30 minuti per i bambini di 3 anni

- 45 minuti per i bambini di 4 anni

- 60 minuti per i bambini di 5 anni

ALTRI SUGGERIMENTI:

3 ANNI: nel caso di proposte con piccoli attrezzi, ogni bimbo deve avere il suo e possibilmente devono essere tutti uguali;

4 ANNI: in genere mi piace proporre inizialmente giochi a coppie e poi via via con il progredire delle attività anche i primi giochi strutturati con regole;

5 ANNI: giochi strutturati con regole e giochi a squadre.

Fare proposte alla portata dei bambini.

Dare spiegazioni brevi con esempi pratici.

Usare spesso rinforzi verbali positivi per incoraggiare soprattutto i bambini più timorosi e impacciati.

Evitare inizialmente situazioni di gioco dove c'è solo qualcuno che esce vincitore  o perdente. Molto meglio fare vincere loro, tutti, contro di noi, oppure vincere noi.

A me piace introdurre il momento delle attività motorie con qualche routine da fare insieme in cerchio.


ESEMPIO DI LEZIONE STRUTTURATA PER UN GRUPPO DI BAMBINI DI 5 ANNI

RISCALDAMENTO: qualche giro di corsa nel salone/palestra, cercando di mantenere fissa la propria posizione dietro il capofila; un giro al galoppo laterale ed uno con il passo saltellato (dopo che vi avranno visto farli si metteranno d'ingegno a provare anche loro).


GIOCO DELLE STATUE

Obiettivo: conoscenza del corpo. Imitare gesti statici.

Camminiamo insieme e quando noi ci fermiamo e diciamo "Statue", i bambini si devono fermare e mettersi nella nostra stessa posizione ( es. Gambe e braccia divaricate, in ginocchio, a carponi, seduti a gambe divaricate ecc.)


PERCORSO MOTORIO


Il percorso inizia con uno slalom da compiere in quadrupedia intorno ai cinesini, un paio di ostacoli sotto cui passare strisciando, un tappeto su cui inizialmente proporre di rotolare. Dopo aver rotolato ci si alza, si scavalca il piccolo ostacolo/ si salta l'ostacolo, si salta da una parte e dall'altra di una funicella (a zig zag) e di corsa ci si reca allo stop (un cerchio) cercando di stare in equilibrio su un piede solo.

ESERCIZI SULLA LATERALITÀ

  • Prendere da un cesto a terra una pallina, colpire il muro di fronte lanciando con una sola mano;
  • A coppie, seduti uno di fronte all'altro a gambe incrociate, vedere chi riesce a prendere per primo, al segnale di "VIA", la pallina posta in mezzo tra i bambini (riconoscimento della "mano forte").
  • Rotolare la palla a slalom intorno a 2/3 birilli ed alla fine cercare di colpire un bersaglio fissato sulla parete (lanciando con una sola mano);
  • In fila, qualche cerchio a disposizione, ogni bambino prova a lanciarlo facendolo rotolare con una mano. Poi corre a recuperarlo dove si ferma, entrandovi dentro con un salto.
GIOCHI DI REGOLE

AFFERRA LA CODA ALL'ASINO
I bambini sono gli asinelli, ognuno di loro ha un foulard infilato nell'elastico della tuta come se fosse la coda. 
Il gioco è un tutti contro tutti. Ad un segnale stabilito ognuno deve cercare di sfilare la coda agli altri.
Quante code riuscite ad afferrare? Contiamo!

BANDIERA CON I NUMERI

Questo gioco tradizionale era molto piaciuto ai miei alunni dell'anno scorso. Occorre cercare di fare due squadre equilibrate cercando di fare competere bambini di pari livello. 

I bambini sono divisi in due squadre, ogni elemento di ogni squadra ha un numero. L'insegnante, che fa il capogioco, tiene la bandiera in mano, posizionandosi a metà strada tra le due squadre allineate. I bambini con i numeri chiamati devono cercare di prendere la bandiera e di tornare sulla loro linea senza farsi toccare dagli avversari.

STREGA GHIACCIO / STREGA FUOCO

Questo è uno dei giochi preferiti dai bambini. In genere incomincio a proporlo ai bambini di 4 anni in una versione in cui io sono al strega e loro devono sfuggirmi. Ai bambini di 5 anni piace invece tantissimo  partecipare in veste di strega per cui di solito si alternano nel ruolo mentre io mi ritiro a fare l'arbitro.

Nel gioco la strega rincorre i bambini che fuggono liberamente nello spazio a loro disposizione ( adeguato al numero dei partecipanti). Chi viene toccato dalla strega si ferma e resta immobile. Nel caso di strega ghiaccio chi viene colpito deve rimanere immobile con le gambe divaricate (può però essere liberato da un compagno che gli passa tra le gambe). Nel caso di strega fuoco chi viene colpito si deve mettere in ginocchio con una mano alzata (può essere liberato da un compagno che gli da "il cinque" sulla mano.

Questo è un ottimo gioco per stimolare la collaborazione tra compagni poiché se inizialmente i bambini pensano solamente a loro stessi, a fuggire dalla strega, poi poco per volta cominciano a collaborare tra loro cercando di liberare i compagni catturati.

domenica 23 gennaio 2022

UN DISEGNO AL GIORNO

 Un fiore?
 Perché no?

Ve lo dono con una poesia 
che ogni bruttura nasconda via....





TESTE FIORITE di Gianni Rodari


Se invece dei capelli sulla testa
ci spuntassero i fiori, sai che festa?
Si potrebbe capire a prima vista
chi ha il cuore buono, chi la mente trista.
Il tale ha in fronte un bel ciuffo di rose:
non può certo pensare a brutte cose.
Quest'altro, poveraccio, è d'umor nero:
gli crescono le viole del pensiero.
E quello con le ortiche spettinate?
Deve avere le idee disordinate, 
e invano ogni mattina
spreca un vasetto o due di brillantina.


P.s.: io, in questo periodo, mi sento molto come  il tipo con le ortiche spettinate!



sabato 22 gennaio 2022

Libri in scatola...

 Nel rimettere ordine in garage ho trovato uno dei tanti lavori significativi, ovviamente dal mio punto di vista, che ho fatto in questi anni sulle storie e sulla narrazione.

I "libri in scatola" li avevo proposti in alcuni gruppi dei miei bambini particolarmente attenti alle storie ed alla narrazione, così attenti alla narrazione che spesso si divertivano a cambiarne la trama oppure il finale. 

In questi casi ho sempre utilizzato storie fra le più note, Cappuccetto Rosso, I tre porcellini, il Gatto con gli stivali ecc. 

Nel caso di Cappuccetto Rosso avevamo creato i personaggi  (utilizzando rotolini della carta igienica, pezzi di stoffa e fili di lana) ed una scatola "ambiente" (la casa della nonna, il bosco del lupo ecc).

La scatola ambiente era stata realizzata dai bambini utilizzando materiali naturali (foglie, cortecce, piccole piastrelle, stoffa, carta e cartoncino). 

Installata in un angolo della sezione era stata utilizzata dai bambini per i loro giochi di narrazione....perché mi piace ricordare che, se sono opportunamente stimolati in questo,  i bambini amano particolarmente questo tipo di gioco che accende incredibilmente la loro fantasia.

LIBRO IN SCATOLA DI CAPPUCCETTO ROSSO






UN DISEGNO AL GIORNO...

 Un disegno al giorno perché per andare controcorrente ci vuole tanto, tanto coraggio! 


(Acquerello)
"Brudi Bruda mentre dorme sulla copertina blu"

venerdì 21 gennaio 2022

Brudi Bruda, Brunella, Brunilde, Brunellosa, Nellosella, all'anagrafe felina...Bruna!

 Un disegno al giorno per ben sperare, un disegno al giorno per sopportare tutto il brutto che c'è intorno, un disegno al giorno per cercare il buono ed il bello che da qualche parte dovranno pure stare, un disegno al giorno....

(Matita ed acquerello)



giovedì 20 gennaio 2022

Cavalcando la luna


Non sempre è positivo andare troppo in cerca di perfezione quando si cerca di realizzare un disegno...per noi inesperti basta una piccola idea sbagliata per pregiudicare la riuscita finale (chi me lo ha fatto fare di ripassare le stelline con il nero?😣).

mercoledì 19 gennaio 2022

LA NINFA DI PORCELLANA

 

 

Ho ricevuto in dono questo libro da una persona speciale ed in questo periodo mi sta distogliendo dai cattivi pensieri che con sempre maggiore frequenza si affacciano nella quotidianità.

L'autrice non ha bisogno di essere presentata, Isabel Allende, il nome parla da sé. Ho letto molti dei suoi libri, anche tra quelli più recenti, ed è sempre stata una delle mie autrici preferite. È un libro edito da Feltrinelli.

Si tratta di un racconto, un racconto da colorare...


Don Cornelio, il protagonista, è un uomo che ha sempre condotto una vita "grigia" fatta di casa e ufficio, un uomo profondamente abitudinario, che un giorno fa un incontro inaspettato ed al tempo stesso direi quasi miracoloso visto che cambierà la sua  vita monotona arricchendola di colori.
La particolarità di questo libro, oltre al fatto che si presta ad essere letto a qualsiasi età, è proprio quella di avere moltissime illustrazioni da completare con qualsiasi tecnica (io, per es., sto utilizzando i pastelli acquerellabili ma non è detto che poi non lo completi variando tra pastelli, acquerelli, pennarelli ecc.)

GRAZIE MARI 💖




lunedì 17 gennaio 2022

LA SETTIMANA DI PEZZETTINO (liberamente tratta dal libro di Leo Lionni)


 "PEZZETTINO" è un bel libro di Leo Lionni che con disegni semplici e tanti colori parla di un tema forte come può essere la ricerca della propria identità.


Anni fa abbiamo utilizzato questo bel libro come sfondo integratore per le attività del periodo dell'Accoglienza.
Qui di seguito segnalo la filastrocca che avevamo inventato per il nostro CALENDARIO QUOTIDIANO che associa un colore diverso ad ogni giorno della settimana:

LA SETTIMANA DI PEZZETTINO

LUNEDÌ
Pezzettino è in apprensione, lui è piccolo ed arancione. 
Di chi fosse il "pezzetto" voleva capire, 
perciò un bel giorno decise di partire 
e per intraprendere questo viaggio
gli ci volle una dose di super coraggio.

MARTEDÌ
"Sarò parte di questo bel prato se sarò di verde colorato?"

MERCOLEDÌ
"E se appartenessi a questa montagna dovrei anche io essere marrone castagna?"

GIOVEDÌ
"Sarei forse un pappagallo se io fossi tutto giallo?"

VENERDÌ
"Oppure tutto blu se mi tuffassi in quel mare laggiù!"

SABATO
DOMENICA
Alla fine di questo suo viaggio, Pezzettino scoprì questo grande vantaggio: "Io sono quel che sono, il colore non è importante per stare insieme tutti quanti.
Non è bello stare soli, ma incontrando tanti amici possiamo essere più felici"

Invece della classica lettura del libro avevo preparato delle tavole della storia, colorate con la tempera solida, da leggere utilizzando il mio primo Kamishibai, realizzato con una cassetta di cartone della frutta, semplice ed efficace come quello più professionale e scenografico in legno.

Acquerellando una domenica pomeriggio


 

venerdì 14 gennaio 2022

La bambina delle caldarroste

 


Quando cambiammo casa, avevo circa 13 anni, e dal paese andammo ad abitare in una casa isolata in campagna incominciai a misurarmi con la noia. 

Le amiche si trovavano in giro per il paese ma noi non potevamo uscire quando ne avevamo voglia...non era più possibile dire, in qualsiasi momento della giornata, "esco una mezz'ora!" e mi trovai costretta a cercare dei passatempi soprattutto per i giorni in cui non si andava a scuola.

La Sister, molto più pacata di me, leggeva tantissimo e lavorava a maglia, interi pomeriggi a leggere o sferruzzare, mentre io, che sono sempre stata un'anima in pena, passavo da una occupazione ad un'altra nella ricerca continua di qualche hobby o passatempo che me la placasse.

Sono tantissimi gli hobbies che ho sperimentato negli anni ma il disegno è stato un fedele compagno di cammino sempre. Mi svuota la testa dai cattivi pensieri poiché sono concentrata in un esercizio costante di stimolazione della manualità fine, in una ricerca di perfezione del tratto, in un giusto rendimento del colore.

Ultimamente utilizzo spesso l'acquerello, mi piace la sua delicatezza e la sua imprevedibilità. Cerco spunto nei disegni di vecchie cartoline, anni 60 e 70, quelle che si scrivevano a parenti ed amici nelle occasioni importanti, le ritengo delle piccole opere d'arte. Il risultato però è solo mio, c'è sempre un qualcosa di peculiare e differente rispetto all'originale.




domenica 9 gennaio 2022

Cartoline invernali

 


Quando cerco di copiare una vecchia cartolina, il prodotto finale non è mai uguale all'originale (certo, direte voi, altrimenti potrei sicuramente avere di che vivere copiando opere d'arte) ma in ogni caso è sempre sorprendente. 

Non è facile rendere lo sguardo, spesso lo disegno bene ma, purtroppo, mi capita di rovinarlo nel colorarlo poiché richiede un pennello finissimo, mano ferma e soprattutto una buona vista (che ultimamente mi manca!).

Questa volta ho voluto lasciarlo disegnato a matita, accennando solo un poco alla pupilla con l'acquerello nero.

Benvenuta...per una piccina appena nata...

 


Biglietto di benvenuto per una piccina coraggiosa!

martedì 4 gennaio 2022

Acquerellando bigliettini augurali

Il periodo di Natale per me è un periodo "fertile" di disegni. 

Mi piace riprodurre, soprattutto con gli acquerelli, le immagini di vecchie cartoline degli anni 50, 60, 70 alcune delle quali ho acquistato negli anni ai mercatini dell'antiquariato oppure che ricopio da blog e siti specifici.

L'occasione sono gli auguri per amici speciali con alcuni dei quali continua da anni una bella corrispondenza "cartacea" perché, anche se purtroppo ormai è fuori moda, è bellissimo trovare una lettera, un biglietto, una cartolina nella cassetta delle lettere.






Attenti alle ragazze

 


"ATTENTI ALLE RAGAZZE"  di Tony Blundell è uno dei libri che da diversi anni fanno parte del mio "bagaglio" di letture speciali.

Ormai lo conosco così bene da riuscire  a raccontarlo in modo divertente perciò quest'anno l'ho inserito nella lista delle storie da raccontare prima del sonnellino pomeridiano...ed è stato richiestissimo.

La storia si presta ad essere interpretata poiché i protagonisti sono solo tre, il lupo, la bambina ed il suo cane Rexi. Le trovate della bambina sono divertenti e le azioni del lupo sempre più disperate ma, agli occhi dei lettori/ascoltatori, sono veramente ridicole.

Il protagonista, un terribile "lupaccio"sta leggendo, comodamente seduto in poltrona, nella sua tana, un libro che parla di un suo simile che si mangiò addirittura una nonna ed una bambina (ebbene si, stava proprio leggendo il libro di Cappuccetto Rosso) e questo gli fa venire in mente un piano per provare a fare una cosa analoga con la bambina che abita nel bosco vicino a lui. Ovviamente dovrà fare i conti con l'astuzia di questa bambina  che non ha nessuna intenzione di finire in pasto al lupo e che riuscirà, con una serie di stratagemmi divertenti ad allontanarlo definitivamente dalla sua casa.

lunedì 3 gennaio 2022

Esercizi serali scacciapensieri



 

Tele naturali per piccole opere d'arte effimera

 


Qualche giorno fa la mia amica Mari mi ha parlato dell'arte di dipingere le foglie, arte che conoscevo poco anche se ricordo di aver visto in passato delle foto online che mi avevano colpito molto. 

Di foglie ne ho parecchie perché in autunno mi piace raccoglierle e metterle ad essiccare in qualche grosso libro. Questa, per es., mi aveva colpito per la sua dimensione.

Ultimamente alla sera mi piace disegnare perciò, dopo cena, mi prendo la valigetta dei colori e mentre ascolto il film che si sta guardando Miss Tupsi, mi perdo via i pensieri in una tavolozza di colori.

Questa è la foglia che ho dipinto per Mari, con un gatto che mi ricorda la sua adorata Mimì.