mercoledì 26 gennaio 2022

UNA ZUPPA DI SASSO

 


"Una zuppa di sasso" è stato uno dei primi libri a coinvolgermi particolarmente nella lettura interpretativa e nella narrazione teatrale per i miei bambini 
(colpa del lupo, direi, che mi riesce sempre particolarmente bene!).

È la storia di un lupo vecchio, infreddolito e molto affamato, che si presenta alla porta della sig.ra gallina chiedendole di entrare per cucinare insieme una zuppa di sasso. Il racconto procede poi utilizzando la linea narrativa della suspance.

La sig.ra gallina è un po' impaurita dal lupo ma allo stesso tempo è incuriosita da questa strana zuppa. Intanto i suoi vicini, preoccupati per la sua sorte, si affacciano progressivamente alla porta e rimangono a loro volta incuriositi dalla preparazione della pietanza. La suspance aumenta via via e porta il lettore a pensare alla fine più scontata, cioè che il lupo si mangi gli animali intervenuti al convivio, per poi virare completamente in un finale a sorpresa. I diversi punti di vista degli animali sono sapientemente dosati al fine di permettere al lettore di propendere per l'uno o l'altro finale in un crescendo narrativo che culmina con il colpo di scena finale in cui il lupo estrae il coltello....ed infilza la pietra per poi andarsene.


Interessante sapere come questa storia faccia parte della tradizione popolare nordica e ne esistano molte versioni in cui dei viandanti affamati convincono il popolo di una città a condividere una parte del loro cibo per preparare un piatto che piaccia a tutti, cucinando una zuppa con una grande pietra (o con altri materiali non commestibili....da lì la "zuppa di ascia, zuppa di bottoni, zuppa di legno" ecc.).

La storia consente di veicolare alcuni valori pedagogici di grande significato quali la condivisione, la fiducia, la collaborazione ed il superamento degli stereotipi.

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