sabato 2 gennaio 2021

Kamishibai...ovvero...i racconti "in valigia"

 Il KAMISHIBAI, traducibile come "teatro di carta" è una antica forma di narrazione Giapponese che ha avuto origine nei templi buddisti del XII secolo e che ha avuto il suo momento di massimo splendore negli anni fra il 1920 e 1950, prima dell'avvento della televisione, quando i narratori si spostavano da un villaggio all'altro in bicicletta per raccontare le proprie storie servendosi di un "butai" (piccolo teatrino il legno) e di alcuni set di tavolette su cui erano disegnate le scene delle storie che venivano narrate.

Ho conosciuto anni fa questa tecnica di narrazione, durante uno dei corsi che EDIZIONI ARTEBAMBINI organizza per insegnanti ed educatori e ne sono rimasta affascinata.

Il primo kamishibai l'ho costruito io stessa utilizzando una cassetta di cartone della frutta (vi rimando al post del 10/01/2016), con gli anni ho imparato ad apprezzarne sempre più l'uso nella mia didattica quotidiana).

Questo tipo di narrazione, semplice ed efficace, permette ai bambini di ascoltare le storie calandosi in esse con quella "magia" che solo il teatro sa offrire.

Inoltre i bambini possono mettere in pratica l'arte del Kamishibai inventando loro stessi delle storie o raccontando agli altri episodi della loro vita.

Tutto questo stimola e favorisce incredibilmente la capacità di esposizione orale, di sintesi, di riconoscimento e di suddivisione in sequenze temporali e permette di esporre anche ai più timidi ed insicuri attraverso la mediazione rassicurante del teatrino.

Le immagini, racchiuse ed incorniciate dalla struttura in legno del teatrino, favoriscono la concentrazione di chi partecipa al racconto delle storie e ne attira magicamente l'attenzione soprattutto quando si sfila una tavola e come attraverso un filo invisibile la si vede scorrere e si vede comparire la successiva.

Il mio regalo di Natale per i miei bambini è stato raccontare loro una storia con il Kamischibai, nell'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze.

Il racconto che ho scelto è stato "Il coniglietto di Natale" di N. e O. Lecaye della casa editrice Babalibri. Le tavole le ho preparate io, disegnandole con gli acquerelli...uno al giorno...è stato un po' come un mio gioco dell'avvento.

È una storia molto tenera che parla di un coniglietto coraggioso che si avventura alla ricerca di Babbo Natale poiché quest'ultimo, durante una tempesta di neve, non riesce a vedere la tana dei coniglietti che rimangono quindi senza i loro regali di natale.

Durante il suo viaggio soccorrerà alcuni piccoli animali in difficoltà a causa del freddo e che si uniranno a lui in questa ricerca. 









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