venerdì 17 dicembre 2021

La magia del raccontare....

 In questi  quindici anni di lavoro nella Scuola dell'Infanzia, una delle abilità che ho prediletto potenziare maggiormente è quella della lettura e soprattutto del racconto. 

La lettura dei libri ed il racconto delle storie sono, secondo me, una risorsa incredibile nelle mani delle insegnanti. Attraverso esse i bambini vivono e rivivono situazioni emozionandosi; esse, inoltre, sono un validissimo supporto alla didattica quotidiana, introducendo temi ed argomenti in modo coinvolgente. 

Nella mia quotidianità la lettura di libri per l'infanzia è presente in diversi momenti sia per introdurre attività, sia come richiesta dei bambini stessi, sia anche come condivisione di un momento rilassante (racconto sempre loro qualche storia prima del riposo pomeridiano).

Per quanto riguarda la lettura ho trovato molto accattivante l'utilizzo del KAMISHIBAI poiché esso, in veste di piccolo "teatro", contribuisce a creare una sorta di momento magico che cattura l'attenzione e l'ascolto dei bambini.

Le versioni Kamishibai dei libri che mi ispirano  le creo personalmente traendo spunto da libri per bambini, dipingendo le singole tavole in base alle illustrazioni dei libri, come in questo caso, oppure creandole con il collage.


Nel racconto orale, invece, ha molta importanza la mimica e la gestualità e spesso mi servo di pupazzetti a guanto per l'interpretazione di alcuni personaggi.
Uno dei momenti speciali in cui i bambini mi chiedono il racconto di una storia è quello che precede il riposo pomeridiano. Negli anni le storie sono aumentate anche se cerco sempre di trovarne di nuove. In alcune vedo un grande coinvolgimento dei bambini...oltre agli occhi inchiodati su di me partecipano sostenendo l'uno o l'altro dei personaggi.
Ieri, per esempio, ho raccontato la mia versione tratta da un bellissimo libro per bambini che scoprii anni fa, leggendolo a Miss Tupsi, e che è ormai entrato nei miei libri per bambini preferito.
Eccolo:

I personaggi sono solo due, il lupo e la bambina, perciò si presta ad essere raccontato ed interpretato facilmente. 
Il lupo non ce la fa proprio a "mettere nel sacco" la bambina che con incredibile astuzia riesce a trovare divertenti stratagemmi per non finire mangiata.
Incredibile vedere che i bambini, che ormai la storia l'hanno ascoltata in tre o quattro occasioni, cercavano di avvertire il lupo anticipandogli le mosse della bambina di cui ormai erano a conoscenza.



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