domenica 29 ottobre 2023

Una storia a lieto fine



 Questa è una storia a lieto fine, successa ieri, che ha per protagonista un piccolo pipistrello.

Ieri ho accompagnato la sister in un bel giro sul nostro appennino. Prima della camminata siamo passate nella casa che ha in affitto a lasciare un po' di cose. Mi è "caduto l'occhio" in un secchio blu posizionato nella vasca da bagno, al cui interno ho visto  una forma strana, nera, che, lì per lì, mi sembrava un enorme scarafaggio...quasi mi parte un urlo, comunque sembrava morto perciò stavo andando a buttarlo quando, nello spostare il secchio, quella che sembrava una zampetta rinsecchita si è aperta un po' mostrandosi come una ala.

Non avevo mai visto un pipistrello così da vicino...in verità se ne vedono sempre meno giù in pianura, perciò mi sono incuriosita...la natura è sempre affascinante.

Ho portato fuori il secchio e lentamente ho fatto scendere quel piccolo corpicino sul muretto. La casa della sister era chiusa da un paio di settimane perciò abbiamo pensato che il piccolo ospite fosse entrato in quella occasione. "Che peccato", ho pensato, "che brutta fine, morire intrappolato in una casa".

Beh, è stato incredibile vedere che respirava ancora, ma sembrava allo strenuo delle forze. Ci sarebbe voluto qualcosa da mangiare...ma cosa mangia un pipistrello? Insetti? "E dove li trovo, mannaggia...fino a qualche giorno fa c'era pieno di mosche in giro ma con il vento che c'è oggi non se ne vede che sia una".

"Chissà, forse ha bisogno di acqua da bere" ed ecco che mi ingegno con un piccolo cucchiaino colmo di acqua che avvicino al suo musetto e, incredibile ma vero, vedo aprirsi una piccolissima bocca rosa che sembra aspirare minuscole gocce di acqua.

Le orecchie si drizzano, sembra che ascolti la mia voce che cerca di incoraggiarlo.

Ancora qualche goccia di acqua. Non gradisce, però, il bruco che trovo morto di freddo in giardino ne le briciole di pane che gli offro, d'altra parte come dargli torto, come cuoca per pipistrelli ho ancora molto da imparare.

Dopo qualche minuto già mi stavo preoccupando se lasciarlo sul muretto oppure se metterlo al riparo quando il piccolo solleva la testa, apre entrambe le ali e se ne vola via, lasciandomi stupita ed allo stesso tempo contenta per avergli salvato la vita.


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