Oggi,
a scuola, parlando con i miei bambini (qualcuno ha appena compiuto 5 anni, ma i
più ne hanno ancora 4) della Festa del Papà, mi è venuta l’idea di proporgli di
inventare insieme una storia che avesse come protagonista un papà.
Con
una serie di domande-stimolo (chi era questo papà, cosa faceva, chi erano i
suoi figli, cosa è successo, quale è il personaggio cattivo ecc.) fatte al
gruppo dei bambini è scaturita, dal lavoro comune, questa breve storia che a me
è risultata subito simpatica (…io ho cercato di ritoccarla il meno possibile
omogeneizzando solamente i tempi dei verbi usati).
Il SuperPapà
Era un supereroe, vestito tutto di
rosso e con un lungo mantello con disegnato un fulmine giallo.
Volava nel cielo come Superman e
salvava tutti quando erano in pericolo; quando c’era un drago oppure una
tigre-leone.
Il Superpapà aveva tre figli maschi
che si chiamavano Franci, Luca e Samuele ed una bambina che si chiamava
Jolanda.
Un brutto giorno dei ladri
“rubarono” i bambini del Superpapà e li nascosero in una trappola, dentro ad
una caverna che si trovava sopra ad una altissima montagna.
Il Superpapà si arrabbiò tantissimo
e volò in alto, in alto nel cielo e guardò con i suoi occhi d’oro, speciali.
Vide, così, dove erano nascosti i
suoi figli e con le sue orecchie d’oro sentì persino i ladroni che parlavano
con loro.
Allora volò sulla montagna, dentro
alla caverna e diede ai ladri un calcione ed un pugno che li fece volare tutti
nel fuoco.
Si scottarono così tanto il sedere
che scapparono via velocissimi e non si fecero più rivedere.
Finalmente il Superpapà pote riabbracciare
i suoi bambini.
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